venerdì 29 febbraio 2008

Vita tranquilla

Ho sempre pensato
Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato… nulla
Che cos’è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando sono nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L’ultima illusione non è svanita
Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… no non dovrei...

Francesco Tricarico

lunedì 25 febbraio 2008

L'infida è tornata

Ho sentito oggi che è tornata. L'ho riconosciuta subito.
Il sole che splendicchia fin dal primo mattino. Le finestre aperte, e che restano aperte quasi fino a sera. Un certo odore che comincia a spandersi nell'aria.

E sento morirmi.

sabato 23 febbraio 2008

La cura

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.

E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te..
.
io sì, che avrò cura di te.


Franco Battiato Un soffio al cuore di natura elettrica

mercoledì 20 febbraio 2008

Generazione X

Se ricordi tutti e cinque i nomi delle Spice Girls, costumi orrendi compresi.
Se giocavi al nintendo 64.
Se eri un'appassionato di beverly hills 90210.
Se ascoltavi la musica alla radio, massimo col mangianastri!
Se compravi il calippo fizz alla cocacola e il luke e il piedone.
Se ricordi Sbirulino.
Se ancora ti stai chiedendo che fine abbia fatto carmen san diego
Se i power rangers erano il telefilm più bello del mondo e subito dopo venivano otto sotto un tetto e willy il principe di belair.
Se giocavi con l'hula hop.
Se i pattini avevano ancora quattro ruote NON in fila.
Se guardavi alvin superstar e le tartarughe ninja e i Puffi .
Se ricordi che Barbie era ancora sposata con Ken.
Se non esisteva mercoledì senza una copia del Topolino.
Se non esistevano internet e gli sms e ci si chiamava ancora a casa per mettersi d'accordo per le uscite.
Se mangiavi la girella per merende.
Se hai rivisto mille volte la sirenetta, la bella e la bestia e aladin e il re leone .
Se giocavi coi lego e crystal ball (che io non ho MAI avuto).
Se non ti perdevi la solita replica natalizia di Mamma ho perso l'aereo'
Se hai ancora la tua collezione di schede telefoniche.

Lo scopo di questo testo é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati negli anni '80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90, con la mascotte Ciao.

Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.

Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice. Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo mangia frutta, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.

La nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni. Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2… Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills. Abbiamo riso con Spank, pianto con Candy-Candy, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.

Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl. Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.

Siamo la generazione di Bim Bum Bam e del Drive-in. Gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo
emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta. Mangiavamo le Big Bubble, al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto.. Siamo la generazione di Crystal Ball ('con Crystal Ball ci puoi giocare…'), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.

Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le
altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale. Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli
spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle. Non avevamo 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet;
ce la spassavamo giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità.

Tu sei uno di nostri?

Cult movie #6

Lentamente... Muore?!?!?

martedì 19 febbraio 2008

lines that i couldn't change

In my place, in my place
were lines that i couldn't change
i was lost, oh yeah

i was lost, i was lost
crossed lines i shouldn't have crossed
i was lost, oh yeah

yeah, how long must you wait for it?
yeah, how long must you pay for it?
yeah, how long must you wait for it?

i was scared, i was scared
tired and underprepared
but i'll wait for you

if you go, if you go
and leave me down here on my own
then i'll wait for you

yeah, how long must you wait for it?
yeah, how long must you pay for it?
yeah, how long must you wait for it?

please, please, please
come back and sing to me
to me, me
come on and sing it out, now, now
come on and sing it out, now, now
come back and sing

in my place, in my place
were lines that i couldn't change
I was lost, oh yeah
oh yeah

Coldplay A rush of blood to the head

sabato 9 febbraio 2008

I sogni son desideri




"Voglio un marito con la bomba atomica"

Carla Bruni Tedeschi Sarkozy

Accontentata!

giovedì 7 febbraio 2008

domenica 3 febbraio 2008

Carnevale



Credo mi abbiano vestito da clown... avevo la febbre e non una gran voglia di uscire.
E dire che si cresce.
E si nota tutto da questa bellissima foto di quando avevo non ricordo però quanti (pochi)
anni.
Ero sul salotto della nonna e cercavo fin d'allora di accaparrarmi quell'oscuro oggetto del desiderio: il telefono!

sabato 2 febbraio 2008

Allora

Allora...in un tempo assai lunge
felice fui molto; non ora:
ma quanta dolcezza mi giunge
da tanta dolcezza d'allora!

Quell'anno! per anni che poi
fuggirono, che fuggiranno,
non puoi, mio pensiero, non puoi,
portare con te, che quell'anno!

Un giorno fu quello, ch'è senza
compagno, ch'è senza ritorno;
la vita fu vana parvenza
sì prima sì dopo quel giorno!

Un punto!... così passeggero,
che in vero passò non raggiunto,
ma bello così, che molto ero
felice, felice, quel punto!

Myricae - Giovanni Pascoli

Tributo a Audrey Hepburn

venerdì 1 febbraio 2008

Words are flying out


Non potevo esimermi dal commentare questa interessante notizia:
Across the Universe, indimenticabile brano dei Beatles scritto da John Lennon, verrà trasmessa nello spazio dalla Nasa il 4 febbraio alle 19.
È la prima volta che la rete di antenne utilizzate per coadiuvare l'esplorazione del cosmo diffonderà una canzone verso l'universo e non è un caso che sia stata scelta questa canzone dei fab Four (contenuta su Let It Be) il cui titolo sembra fatto apposta per l'ccasione.
I trasmettitori punteranno direttamente la Stella Polare, destinataria finale della melodia, distante 431 anni luce dalla Terra.
L'evento celebra tre anniversari che cadono contemporaneamente quest'anno: i 40 della registrazione di Across the Universe, i 45 dalla nascita del Deep Space Network e i 50 dal primo lancio di un satellite Usa, l'Explorer 1.