mercoledì 30 aprile 2008
lunedì 28 aprile 2008
Viva la Vida or Death and All His Friends
Prepariamoci: domani alle 13.15 sarà disponibile dal sito dei Coldplay il download gratuito del primo singolo tratto dal nuovo album: Violet hill.
Il titolo sembra presagire quasi un'atmosfera opposta al titolo. Sentiremo. Il video di questo primo singolo è stato girato in Sicilia. Non ho parole!
Sono stati annunciati anche due concerti gratuiti, a Londra e a New York. Wow.
La macchina promozionale del nuovo lavoro di Chris e company è stata varata in grande stile, non c'è che dire.
Buona caccia al vinile del singolo (che sarà in vendita allegato al settimanale inglese New Musical Express).
martedì 22 aprile 2008
lunedì 14 aprile 2008
I can't understand
Why does the sun go on shining?
Why does the sea rush to shore?
Don't they know it's the end of the world,
`cause you don't love me anymore?
Why do the birds go on singing?
Why do the stars glow above?
Don't they know it's the end of the world?
It ended when I lost your love.
I wake up in the morning and
I wonder why ev'rything's the same as it was.
I can't understand, no I can't understand,
how life goes on the way it does!
Why does my heart go on beating?
Why do these eyes of mine cry?
Don't they know it's the end of the world?
It ended when you said good-bye.
domenica 13 aprile 2008
Taormina, Sicily.
Il titolo del nuovo album dei Coldplay è Viva la Vida (ricordate il famoso quadro di Frida?). Questa che ho postato è la track-list, inserita nel sito ufficiale da Chris Martin evidentemente durante il soggiorno qui in Sicilia, scritta di suo pugno.
Spero che la metà di giugno arrivi presto.
giovedì 3 aprile 2008
Overload
Mi guardo attorno e tutto muta e cambia con una velocità e un'asprezza ai limiti dell'assurdo. E non posso oppormi a questo fiume in piena, a questo Tsunami.
In tutto ciò non scorgo più la mia cara coerenza. No, non è una religione o una filosofia a negarmi la validità etico-morale della "coerenza" tanto amata: è l'esperienza sensibile che me lo insegna, che me lo impone.
Tutto è un incoerente e strambo flusso di cambiamenti ritorni abbandoni e ammucchiate la cui ratio è lungi dall'essere compresa.
Forse è necessaria una mente effettivamente non umana per giustificare e sublimare tutto questo strambo procedere dell'universo che ci circonda.
Ma io intanto non sento l'esigenza di adeguarmi, e guardo con nostalgia a quello che è stato quel lontano pomeriggio di febbraio e che mai sarà più. A quel che eravamo noi, tutti noi, e che mai più saremo.
Non confido nel mito dell'eterno progresso. Ma spero tanto nel mio caro codardo Ritorno.