lunedì 20 dicembre 2010

Letterina di Natale.


Caro Babbo Natale,

ma per correttezza istituzionale, indirizzerei questa lettera anche a Gesù bambino che mi sta simpatico, al Dio degli ebrei che mi ispira concretezza e a quello degli islamici che, secondo me, è meglio tenerselo buono.

Mi rivolgo a voi, carissimi, per rivolgervi le mie preghiere. No, non ho scritto "le mie preci" perchè avreste sorriso tutti maliziosi. Lo so.

Innanzitutto, io voglio che sia inventanta una pillola che sia realmente utile per dimagrire. Ma dico. Hanno inventato una pillola pure per cambiare il sapore di quella cosa che "fa la schiuma ma non è un sapone" e volete dirmi che non riuscite chimicamente a farmi scendere di qualche taglia? Insomma, sconfiggere la fame, non del mondo ma la mia.

Poi voglio laurearmi. Uh sì, la laurea, da tenere bene bene e non farci un cazzo, perchè poi probabilmente dovrò fare qualunque cosa pur di potermi mantenere.

Uh, ecco cosa voglio pure: qualcuno che mi mantenga. Ma in grande stile. Colazione a letto e libri a go go, partire senza dover pianificare prima una finanziaria ed avere un portatile che sia veramente trasportabile. Che sogni proibiti.

Desidererei, poi, evitare tutte quelle persone che mi porteranno inevitabilmente delle delusioni. In verità, probabilmente gli elementi per interpretarli come emeriti stronzi già li avrei sempre fin da subito. Ecco, voglio una luce interiore anti-stronzo, che si accenda appena il mio inconscio certifichi la presenza di almeno tre elementi "stronzificanti" nelle persone suddette.

Infine vorrei la pace, sì. Nella mia famiglia, nella mia vita e nella mia testa. O, se proprio non riesci a incartarmi un paio di kili di pace, andrebbe bene anche un buon ansiolitico.

Con affettuosa affettuosità,

tuo Rod.

mercoledì 8 dicembre 2010

Harry Ormone Potter e i doni della morte.



Innanzitutto, sento dal profondo del cuore il bisogno di ringraziare quanti, presso la Warner, hanno deciso di non far uscire Harry Potter in 3d. No, non è il mio solito sarcasmo, parlo sul serio, su.
Dopo i convenevoli, passiamo al fulcro del mio pensiero. Quella di Harry Potter è diventata una saga basata non sul potere delle bacchette magiche, ma delle pugnette. E no, non parlo di pugnette pseudo-intellettuali sul valore meta-simbolico dei personaggi. Mappercarità. No, parlo proprio di pugnette adolescenziali. Gli ultimi due film della saga hanno un personaggio invisibile, ossia l'onanismo. Io, fossi stato uno dei produttori, avrei preteso certi cambiamenti. O lasciare questi dodicenni cresciuti (benissimo tra l'altro) a parlare di incantesimi e fughe impossibili e basta, o avrei loro concesso almeno cinque minuti cadauno di sesso spinto nei dormitori della scuola. Ma come minimo! E, invece, nel settimo capitolo della saga cinematrografica si ritrovano a farsi compagnia in una tenda, al freddo e al gelo, in lande desolate, letteralmente sulle pietre pizzute. E viva gli amori inespressi.

Uh. Ma mi spiegate perchè quella gran mente di Silente non c'ha pensato a dare la bacchetta di sambuco al caro Harry? Vabbè. Come se mi interessasse veramente.


sabato 27 novembre 2010

can't get you out

...riempire i minuti della giornata con qualunque roba, pur non di di pensare a te. Ma la sera non ho scampo, torni e non ho scampo.

Ovunque ci sei tu. Tutto dice il tuo nome.

Mi sembra di impazzire, leggo ovunque il nome della tua città, il posto dal quale cerco ogni istante di distogliere il pensiero. E' un macabro scherzo del mio inconscio?

Vorrei chiudere gli occhi, lasciare a te questa nausea e sospendere ogni giudizio, contemplare il nulla, perdermi nell'universo, finalmente sereno.

Sono circondato da familiari estranei, che mi fanno sentire un estraneo a casa mia. Avrei voluto contare su di te.
In questo momento più che mai.

Le Fabuleux Destin d'Amelie Poulain

lunedì 22 novembre 2010

Queen of mean #6 Loving Vaiassa.


Da wikipedia:

"Vaiassa (anche Vajassa) è un vocabolo dialettale napoletano che ha il significato di "serva" o "domestica"[1], più recentemente anche usato (sempre in ambito locale), come sinonimo di donna di bassa condizione civile, sguaiata e volgare, "sbraitante e rissaiola"[2]."

Se la Carfagna si dimette, dimostrerà un machiavellismo che nemmeno Andreotti.

venerdì 19 novembre 2010

Scivolando su Gela.

Preparare un esame per la prima volta dopo due anni è stato stimolante e pesante. Ma tanto, eh. Mi mancano le parole per descrivere come stavo la scorsa settimana. Ma ero veramente stanco.
Decido dunque di concedermi un paio d'ore, vado a fare una passeggiata. Un caffè alle 22, altrimenti mi addormento camminando. E poi, lo slalom. Scivolo meglio di uno slittino. Bestemmio in aramaico antico, mi giro e non posso crederci. Sono scivolato su "Acropoli di Gela", un opuscolo della sovrintendenza.
Segno del destino? l'esame: Archeologia della Magna Grecia.

Mobbasta.

ps. esame fatto, irresponsabilmente affrontato. E per fortuna!

martedì 9 novembre 2010

Modernismi: la famiglia neo-naturale.


Adnkronos riporta l'epica rivendicazione del ministro Sacconi: "Non occorre avere fede per capire che le politiche pubbliche sono tarate sulla famiglia naturale".

E, da ultime ricerche condotte da serissime assistenti di segreteria (i ricercatori sono momentaneamente non raggiungibili) risulterebbe che la famiglia naturale si fonda sull'armoniosa dialettica di mamma, papà, bambini ed escort.

Politiche tarate. Già, tarate.

sabato 6 novembre 2010

Aphrodite Callipige. O della santità del.


Immaginate un sacro tempio greco, e immaginate il fumo dei sacrifici che si alza ieraticamente al cielo e i vecchi birboni dei sacerdoti, che nel naos veneravano questa meraviglia, la cara Afrodite dalle belle chiappe, perché Callipige sta proprio per quello.

Adoro sti greci.

Amen.

PS. Ogni riferimento al bunga bunga è puramente casuale.

domenica 31 ottobre 2010

Politica d'alto bordo.


Ecco Ruby, la piccola fiammiferaia della politica italiana, salvata dal nostro premier. Intelligenti pauca.




sabato 23 ottobre 2010

Your paradise is not for me.


...into your eyes
my face remains
i've been so high
i've been so down
up to the skies
down to the ground.
I was so blind
i could not see
your paradise
is not for me.

Non riesco a farmi passare dalla mente queste parole. Sì. E' di Madonna bla bla bla. Ora non storcete subito il naso. Lei è adorabilmente di plastica, specie quando vuole fare la gggiovane. Ma un pezzo come questo me la fa perdonare anche quando si gratta la topa per un intero video (no, non era uno spot del vagisil).

ps. e comunque io la amo anche quando mi canta my love is a revolver.

venerdì 22 ottobre 2010

Come foglie.


Oggi riflettevo che dopo anni in giro, altrove, in pratica, sono ritornato nella casa dove sono cresciuto. Ho guardato, come se fino a un attimo prima non le vedessi, tutte le cose le persone che sono cambiate o che semplicemente non ci sono più. Oggetti, persone che hanno lasciato traccia nei miei ricordi, un'impronta indelebile nella mia vita.
Ricordo mia madre, la sua parlata severa e rumorosa, la sua risata sincera, lei che saliva a svegliarmi con un bacio; le meravigliose piante di mia nonna, che io sistematicamente ho distrutto per anni; il mio gatto Beo, che quella mattina di ottobre trovai immobile in giardino; la sorellina spensierata che voleva solo che andassi con lei in giro, che ha lasciato il passo alla donna incazzosa con cui ho litigato poco fa. In un cassetto, le foto di F. che ha deciso di lasciarsi andare in una stanza di quegli alberghi che odiava.
Oggi c'è stato il sole, dopo tre giorni di pioggia intensa. Ho aperto la finestra e ho sentito il profumo delle foglie di loto che marciscono in giardino. E il vento, che porta dentro il lezzo dell'olio di sansa prodotto in periferia. E' arrivato l'Autunno.

martedì 12 ottobre 2010

Wishlist #1


When Moleskine meets Peanuts.

Deve essere mia.


lunedì 4 ottobre 2010

Animula vagula blandula

Animula vagula blandula,
Hospes comesque corporis
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos.

Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora ti appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti.

Hadrianus


Leggere questi versi a Castel Sant'Angelo con te. Ricordo quei momenti insieme. Le vertigini sulla terrazza. E poi quella finestra sul Tevere...

devo riprendermi molte cose che mi hai portato via. E ricomincio da questi versi. Perché non posso ricollegare tutto a te. Eppure non posso cancellarti.

giovedì 30 settembre 2010

Billionaire

E' solo una canzonetta, ok, lo so, ma non storcete subito il naso però! fate uno sforzo, anche se la passano ogni giorno su emtivvì non deve necessariamente essere cestinata... sapete, io ascolto un po' di tutto, mandando un po' a farsi benedire il senso critico. Certo, quando mi ritrovo ad ascoltare Katy Perry comincio a preoccuparmi anche io, però penso che un certo eclettismo possa aprirci nuovi orizzonti, niente pregiudizi insomma!

Difatti, mi ritrovo da tre giorni a cantare questo motivetto, e sì, a desiderare anche io di diventare miliardario. Beh, non che non mi capitasse di solito. Sapete, ora vi rivelerò un segreto. Quando sto male, per i motivi più disparati, mi butto a letto, chiudo gli occhi e immagino di aver vinto una cifra spropositata. Sì, sarò un materialistadimmerda, ma penso a tutte quelle soddisfazioni che potrei togliermi, tutti i regali che potrei fare. Wow. Altro che autoterapia razionale-emotiva.

E ora beccatevi sti due, che sono bravi, so fucking bad!

"I wanna be a billionaire so fucking bad
buy all of the things I never had
uh, I wanna be on the cover of Forbes magazine
smiling next to Oprah and the Queen

Oh every time I close my eyes
I see my name in shining lights
A different city every night oh
I swear the world better prepare
for when I’m a billionaire

Yeah I would have a show like Oprah
I would be the host of, everyday Christmas
give Travie a wish list
I’d probably pull an Angelina and Brad Pitt
and adopt a bunch of babies that ain’t never had shit
give away a few Mercedes like here lady have this
and last but not least grant somebody their last wish
its been a couple months since I’ve single so
you can call me Travie Claus minus the Ho Ho
get it, hehe, I’d probably visit where Katrina hit
and damn sure do a lot more than FEMA did
yeah can’t forget about me stupid
everywhere I go Imma have my own theme music"

(...)

domenica 26 settembre 2010

Arsenico e vecchi merletti.



Ieri sera la mia amica mi ha lasciato consigliandomi un film fantastico, che vi consiglio decisamente.
Il titolo italiano ricalca l'originale Arsenic and old lace, splendida commedia del 1944 diretta magistralmente da Frank Capra. Graziosissimo humor nero, servito da due vecchie adorabili ziette insieme al the. Ma, attenti, non assaggiate il loro ottimo vino di sambuca...




sabato 25 settembre 2010

Nientology #1 Lindsay Lohan.


Oggi inauguro una nuova rubrica, che verterà essenzialmente sul nulla come esercizio di stile. Sì, perchè mi sono reso conto di essere irrimediabilmente attratto da certe vacuità, che cercherò di condividere con tutti voi. Non esagerate ora, per i ringraziamenti ci sarà tempo.

Vi presento la prima reginetta della rubrica: Lindsay Lohan. Poraccia che, ormai, si è fatta più galera di Manson per la sua passione di farsi un sacco di piste, e non a Saint Morritz. Dicono che sia pure particolarmente brava. Una sua carissima amica, che evidentemente ci tiene alla sua reputazione di sportiva, ha detto orgogliosamente che Lindsay riesce a farsene anche una ventina in una serata. Mica cazzi. Una sciatrice olimpica, non trovate? Viva le migliori amiche e i loro affilati coltelli.

Il giudice ha, proprio ieri, mutato i suoi nuovi 30 giorni di carcere in un tot di settimane di cavigliera anti-dddroga. L'ultima volta che l'ha sfoggiato, si è regalata uno shooting nuda, con dei meravigliosi stivali pelosi.

Ditemi, come si fa a non amarla?

ps. ricordo quando ancora recitava e cantava e non faceva neanche tanto schifo: cercatevi Radio America, l'ultimo film di Robert Altman, tra gli altri con Meryl Streep. Stonava pure, ma con grazia.

martedì 21 settembre 2010

The big bang theory.



Ebbene sì. Li adoro. Sti nerd strapassatissimi e lei, più bionda che non si può. Pensavo che dopo Modern Family nessuna sit-com americana mi avrebbe potuto convincere, e invece devo nuovamente ammettere che gli americani ne sanno una più del diavolo. E, nonostante le solite risate fintissime, il "prodotto" è veramente godibilissimo.
E poi c'è lui, Sheldon Cooper. Come ho fatto a vivere senza di lui?

ps. spero che quella cessa dell'ultima puntata della terza serie non lo faccia innamorare e non lo renda un comune mortale, ve prego!

pps. adoro le t-shirt di Sheldon.


lunedì 20 settembre 2010

La breccia e Roma capitale.



L'unità dell'Italia si concluse con il più sfrontato atto "laico" della storia europea, credo. Infatti, all'epoca, il Vaticano era considerato un vero e proprio intralcio all'unificazione del paese Italia, e non una terza camera come sembra essere considerato oggi.

Il 20 Settembre 1870 i bersaglieri entrarono a Roma, misero il Papa e i papisti al loro posto, e presero per noi una capitale degna di questo nome.

Per fortuna, sono tutti morti, e non vedono che stato para-confessionale siamo diventati. E non sanno nemmeno che in quel di Milano vogliono n'altra capitale, tutta loro, la capitale del nord. Con tanto di ministeri, maitresse e cupoloni.

ps. per i nostalgici, sappiate che mi dispiace soltanto di non potermi godere il caro Ratzy acclamato Papa-Re, con tanto di portantina e scintillante tiara in capo.




sabato 18 settembre 2010

The world forgetting, by the world forgot.


Il pensiero mi torna a te, fastidiosamente, come il ronzio continuo di una zanzara in una torrida notte d'estate o il posarsi di queste schifose mosche che non so come eliminare.

Ieri ho provato a sterminarle. Cosa c'è di meglio di un puntuale e organizzato olocausto per dimenticarsi di tutti i problemi contingenti? ma neanche il DDT riesce ad estirparle.

Le sto provando tutte, pur di non pensare a te.

Da giardinaggio agonistico a babysitteraggio notturno e apprensivo per anziani e decerebrati, da maniacali pulizie generali a fughe oniriche dalla realtà, da ascolto compulsivo di musica trash all' organizzazione frenetica dei mesi futuri in funzione di esami e ripetizioni a bimbi-minkia.

Ma poi torni, come una mosca, a infastidirmi, a rendere tutto vano.
Ora potrei dire di desiderare il trattamento di Eternal sunshine of the spotless mind e andare avanti come se niente fosse stato. E, invece, stranamente, non voglio. Non voglio cadere nella stessa trappola ancora una volta. Saprò che faccia hanno la menzogna, l'illusione e la delusione e le eviterò, accuratamente.


How happy is the blameless vestal's lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray'r accepted, and each wish resign'd.

Eloise to Abelard - Alexander Pope


venerdì 17 settembre 2010

La frustrazione dei terzi esclusi.


Io amo Sofia Coppola, e ora vi spiego perchè. Pensavo fosse dovuto alle atmosfere bionde e rarefatte de Il giardino delle vergini suicide o alla variopinta pâtisserie parigina sfoggiata in Marie Antoinette. E, invece, penso che il discorso sia un po' diverso.

Riflettevo, poco fa, leggendo le illuminate dichiarazioni del ministro e poeta Bondi-SandroBondi sull'esito poco felice dei film italiani alla mostra del cinema di Venezia. In pratica non hanno preso un cazzo di niente. E, ovviamente, la colpa è dell' "elitario, relativista e snob" Tarantino, presidente della giuria del premio, che ha influenzato gli altri giurati escludendo i poveri filmetti italiani dalla rosa dei premiati. Ma, Sandrino, hai mai visto almeno un film di Tarantino? quel che ci sarebbe a tuo parere di elitario in Kill Bill penso sia un mistero anche per il più illuminato lettore dei tuoi haiku.
Diciamo, piuttosto, come stanno le cose: i film italiani presentati alla mostra sono poco più che esercizietti di stile che poco impressionano una giuria di respiro internazionale. Mancano dell'unica caratteristica da cui un'opera d'arte non può prescindere: non emozionano, magari incuriosiscono, ma niente di più. E' un po' quello che sta succedendo negli ultimi anni anche alla "nuova" letteratura italiana, che presenta un panorama di giovani autori, cosa buona e giusta finalmente, ma che, forse, peccano di poca autorevolezza, dato che i vari editor plasmano le loro opere prime ad hoc, creando dei romanzo perfetti alle vendite e alle premiazioni, ma artificiali, come le tette di una miss. Ogni riferimento a Giordano e alla Avallone è puramente voluto.

E ora torniamo alla cara Sofia. Ok, lei è figlia di cotanto padre e perciò, probabilmente, non ha dovuto vendere l'anima o altro per farsi produrre il primo film. Ma quello che è impossibile non concederle è la sua assoluta e disarmante onestà intellettuale nel creare, scrivendo e dirigendo, film che sono delle opere d'arte coerenti e personali. Qualcuno definisce i suoi film noiosi e un po' boriosi, ma magari gli sfugge che lei abbia chiaro che il punto di forza delle sue opere non sia proprio il ritmo. Lei vuole raffigurare un universo in cui abbiamo languito tutti, e in cui molti di noi ancora si ritrovano: l'impossibilità di crescere, di realizzare una compiuta fuga dall'adolescenza. Lei crea delle opere assolutamente riconoscibili e vince (e non parlo solo di Venezia) proprio perché, in un panorama in cui ogni prodotto culturale (musicale, letterario, cinematografico) tende a una indifferenziata omogeneità, la scena di un suo film inedito difficilmente la potrei confondere con qualcos'altro.

mercoledì 15 settembre 2010

Problemology

Sono stato abituato sempre a cavarmela da me. Non ho avuto, insomma, figure genitoriali che mi abbiano mai privato del piacere di farmi il culo per ottenere qualsiasi cosa. Graziemammaepapà. Seh.

Ma, ora, si sta esagerando. Sì, perchè quando è troppo è troppo!

Penso che il caro Tolkien, descrivendo l'epica battaglia dei cinque eserciti, non si riferisse ad altro che alle mie gesta. Sì, Tolkien aveva una palla di cristallo con cui vedeva nel futuro, nel mio in fattispecie, ok?

Ecco, in ordine di schieramento, contro chi e cosa devo lottare in questi giorni:

1. la segreteria della mia facoltà, e le intelligentissime (sottolineo intelligentissime) persone che ci lavorano e che stanno rendendo assai agevole la mia iscrizione. Grazie.
2. i miei carissimi consanguinei, che rendono questi giorni già incasinatissimi, ulteriormente incasinati. Grazie.
3. la degna erede di Fata Matrigna, ma anche di Machiavelli, Macchia nera e Messalina.
4. il fantasma delle trombate passate.

Io, ovviamente, sono il quinto elemento schierato, pronto a prenderle di santa ragione da ognuno di questi, a caso. Intrepido. Ma neanche tanto.

Ps. non fiori ma opere di bene.


sabato 11 settembre 2010

Americanismi #1


Ricordo che quel giorno sono andato a comprare i nuovi libri per il liceo alla libreria Gamma, non ricordo però più che anno stavo per frequentare. Tornato, salii in camera, e accesi la tv, mentre distrattamente strappavo il cellophane dai libri. E si mischiarono in quel momento l'odore della carta satinata fresca di stampa e le immagini del secondo aereo che si schiantava sulla seconda torre del World Trade Center. Rimasi paralizzato, vedendo il fumo spandersi per quello skyline che mi aveva sempre affascinato, e poi le torri che crollavano su se stesse. E poi quelle persone che si buttavano.

Io non sono mai stato negli Stati Uniti. Ma in quel momento mi sentii colpito in prima persona, non solo perchè non sarei mai potuto salire sulle Torri Gemelle come ogni bravo turista nella Big Apple, ma anche per quello che gli U.S. rappresentano per me.

Non sto qui a dirvi cosa penso di quelli che, giusto per non meglio identificate pseudo-chic-ideologie, dicono di odiare gli Stati Uniti. E che "ben gli sta" una volta tanto. Perchè mi fanno schifo, scusate il francesismo.

Ora, quasi dopo dieci anni, si parla di quel reverendo che vuole bruciare il Corano, ma anche di una moschea a Ground Zero. Per questo amo quel paese. Che ne combinano sempre di tutti i colori.

In memoria delle 2974 vittime, appartenenti a 90 nazionalità.


giovedì 9 settembre 2010

Come September.

Se non avete mai abitato in Sicilia, non potete conoscere il senso di gioia misto a sollievo che i primi temporali di Settembre ti danno.

A breve pioverà ancora, sì, lo sento. E lo dice anche il meteo, perciò ancora niente allucinazioni sensoriali.

Spero che la pioggia lavi via tutta questa polvere, questi giorni monotoni, questi ricordi apparentemente inamovibili.

E non posso che trovare deliziosamente settembrina questa canzone di Paolo Nutini, e non so bene perchè.

Enjoy!


ps. sì, sono tornato. Forse.

lunedì 22 febbraio 2010

C'era una volta un principe.

C'era una volta un principe. Ma no, questa che vi sto per raccontare non è una favola, ma una di quelle robe dell'italietta che ormai non mi stupiscono più.
Io amo Sanremo come amo tutte quelle vecchie cose di pessimo gusto che tutti conserviamo gelosamente, senza un reale motivo. Consuetudine? Tradizione? Attitudine al trash? non voglio però capire cosa si celi dietro questo mio sentimento atavico, ma analizzare brevemente i risultati della finale, partendo da un punto (?) fermo: l'Italia è il paese del bel canto. Siamo tutti d'accordo, no? Bene, questo presuppone che l'italiano medio abbia una certa predisposizione alla musica di qualità, o per lo meno che disponga del senso dell'UDITO.
Cronaca della serata di sabato: trash-canzone-trash-canzone-trash-canzone-maryJblige-trash-sipariettopolitico fino al momento clou, che vede volare volare volare sul palco gli spartiti dei professori dell'orchestra, accartocciati per lo sdegno. Si, è lo sdegno che ti prende quando non è il talento ma il personaggio a farla da padrone. La terna dei finalisti: non discuterò della presenza delle due talent-madamine e della vittoria di una delle due (che da brava Valery Valery alla corte di Francia non ha tradito stupore, ma è stata contenuta e dignitosa) ma del secondo posto che gli italiani hanno regalato al Principe al Pupo al cazzone e alle redivive sorelle bandiera.
Riflessione: la canzone è una cacata, il testo è una cacata retorica, il principe canta con la sua voce da culo. Gli italiani che hanno pur votato hanno fatto una scelta ben precisa, hanno preferito la retorica RETORICA retorica alla sostanza. Sapete, non so come concludere questo post, perciò metto su Malamorenò e, con disinvoltura, me ne fotto.

venerdì 12 febbraio 2010

Ally McBeal, i miss you.


Ally McBeal : I’m not sure how it all started. Oh it was ‘cause I smelled his bottom. It wasn’t that stupid. We saw dogs do it. That’s how they knew for sure so... No we didn’t even smell anything. Oh, it was the kiss. It was too... so... Oh I actually felt my whole body tingle. Or maybe it was when our tongues touched or... No, no it was that first kiss... which was so soft... his lower lip barely touching my top lip. That was magic. The first time wasn’t... I pinched a nerve in my neck. If we could have just stayed broken up... but I just had to follow him to law school. I didn’t even want to be a lawyer. I... I just, hum... maybe I studied to hard. No. No it wasn’t me. It was him. He’s the one who had to transfer to Michigan.

ALLY McBEAL 1X01 - PILOT

da un'idea di Liz...

domenica 7 febbraio 2010

Google mon amour!


Ecco le domande più gettonate poste a dio Google...
Beh da una veloce analisi diciamo che ci affliggono innanzitutto due problemi: farci i cazzi degli altri su Facebook e la paura di procreare, se si è portatori di ovaie.
Da non sottovalutare il perchè Jacko si sia sbiancato e perchè il procione venga detto orsetto lavatore; un dubbio ulteriore ci assale: sarà lui a far bagnare le donne?

sabato 6 febbraio 2010

Antonella, i sessant'anni e il festival gggiovane.


Sanremo è alle porte: la padrona di casa Antonella Clerici presenta il suo Festival e dispensa dichiarazioni su ogni aspetto della kermesse canora. Che quasi nessuna delle dichiarazioni riguardi le canzoni...beh, anche questo fa parte della migliore tradizione sanremese. Gli ospiti d'eccezione annunciati vanno dalla “bruttarella” Susan Boyle alla bellissima Ranja regina di Giordania; una toccata e fuga pure dei ballerini del compianto Jacko e della Cuccarini in gran spolvero (e nuda) per il suo nuovo musical. Sì, la polemica incalza riguardo agli artisti non in promozione che pretenderebbero un compenso eccessivo per la loro presenza: dopo il gran rifiuto di Laura Pausini, di recente andata in letargo, di Tiziano Ferro e Biagio Antonacci, al momento la serata di giovedì, dedicata alle canzoni storiche del festival, vede come certa soltanto la neo-mamma Elisa Toffoli.
Ricordando che si sta parlando della sua sessantesima edizione, il Festival vorrebbe puntare a un pubblico giovane: ecco i Tokio Hotel, idoli delle tredicenni, che se la vedranno live con l'orchesta; la nutrita presenza tra i cantanti in gara di stelline reduci da talent-show vari; la capricciosa Lady Gaga, ancora in forse solo a causa delle sue richieste un po' folli; e Maurizio Costanzo, giovane di belle speranze, che, ritornato da poco in Rai, sarà il protagonista della finalissima di sabato. Insomma, la cara conduttrice lo sottolinea: quello di quest'anno non sarà un revival, ma “una festa nuova ogni sera”. Bene: ma si sarà preoccupata della qualità delle canzoni in gara? Ai posteri l'ardua sentenza.

Queen of mean #5


Sue Sylvester è un' atleta olimpica, nonchè reduce dell'esercito e coach di cheerleading

che tutti stiamo imparando ad amare guardando Glee. Vi lascio alcune delle sue chicche...

"Vi sembra troppo tosta? Vivere con l'epatite è una cosa tosta!"

"Vuoi un integratore di ferro? Ti tira su quando hai il ciclo!" Will Schuester: "Ma io non ho il ciclo." Sue: "Ah sì? Neanch'io."

"Ero in biblioteca a leggere "Cheerleader Oggi" a dei vecchi ciechi [..] Ci vogliono almeno 12 ragazzi per le regionali, se ricordo bene tu ne hai solo 5 e mezzo, compreso lo storpio in carrozzella"

"Fai con il tuo gruppetto di bambini quello che ho fatto io con mia madre vecchia e anziana: eutanasia"

"I genitori gay incitano alla ribellione, è provato"

"Questo a casa mia si chiama disastro totale. Adesso annusatevi le ascelle per piacere. E' la puzza dei falliti e si diffonde appestandomi lo studio."

"Vi revoco l'autorizzazione ad abbronzarvi per il resto del semestre."

lunedì 25 gennaio 2010

domenica 24 gennaio 2010

Steve McCurry - Sud-Est



Afghan girl: Sharbat Gula, ieri e oggi.

Steve McCurry in mostra a Milano è un appuntamento da non perdere.

Avatar-hontas o Poc-àvatar?

Dopo aver battuto molte sale cinematografiche di altre città, per diversi anni, son tornato al cinema qui, sul suolo patrio: a Vittoria. Ovviamente, il posto prenotato era occupato da tizia e caia già ti guardava male perchè non hai sorriso beatamente davanti a cotanto buon gusto. Ma concentriamoci sugli occhiali 3-d, vera novità del cinema tridimensionale. Avevo dimenticato l'amuchina. No, perchè io non sono un igienista, e voi lo sapete bene. Ma io per 3 ore e rotti di film chiuso lì dentro sudo, e penso pure i miei predecessori. Ma ecco, le luci si spengono, inforchiamo sti occhiali e godiamoci lo spettacolo.
La prima ora del "capolavoro" di Cameron trascorre a fatica: perchè, diciamocelo, non sembra esserci niente che già in Alien o in un qualsiasi polpettone di guerra non si sia visto, dal generale incazzoso sfigurato ai mercenari ibernati in viaggio nello spazio. Ma poi tutto cambia: quando spuntano nelle vasche quegli enormi pupazzi blu cominci a svegliarti dal torpore; il gioco finalmente comincia quando poi il protagoista mega-puffo si mette a correre come Heidi tra i campi. Non voglio qui far polemica, ma una domanda ve la vorrei porre: ma chi fa la treccia ai costosi avarar lì nella vasca? perchè son questi i particolari che rendono un film un capolavoro. Penso.
Poi lui-che-è-un-marine-tanto-blu-e-tanto-coraggioso, durante una gita in Pandora, scappa da un mostro terrificante e si ritrova a far da possibile crocchetta a quelle bestie che mi ricordano tanto dei lupi. E arriva lei, la tipa figa e blu, che lo salva ma che è tanto principessa incazzosa e diffidente. Sì, perchè nei film americani le principesse solitamente sono diffidenti e anche un tantino incazzose. Però poi si innamorano immancabilmente del bonazzo di turno. Prima che il fiore dell'ammoreh venga colto, lei insegna all'alieno tutto ciò che deve fare per non sfigurare agli occhi di babbo e madreh, il cui regno però vien distrutto proprio dagli amici alieni del futuro genero. Uh, il regno della tribu dei Navi è un mega-albero, enorme, bellissimo! che ovviamente vien distrutto dal generale tanto cattivo. Insomma: ci ritroviamo alla fine a sperare che questi alieni facciano la pelle agli umani colonizzatori, che in questo caso sono gli alieni della situazione. Urca, che chiave di lettura sottile vuole lasciarci il caro James: gli umani distruggono qualsiasi roba che hanno tra le mani, e dopo aver distrutto la natura sulla terra hanno trovato un nuovo ecosistema da fottere.
Vedere gli umani che sfilano mesti lasciando Pandora mi fa apprezzare lo sforzo di Cameron di dare un senso compiuto alla storia, non lasciandoci un finale aperto, di quelli frustranti alla Signore degli anelli, insomma. Però cerchiamo di essere realistici: secondo voi gli esseri umani ci rassegneremo a lasciare in pace Pandora e i suoi meravigliosi ecosistemi? Nah. Penso che però ci siamo giocati già la cartuccia dell'invasore yankee. Penso, dunque, che i Navi nel sequel dovranno vedersela o con un'invasione di cinesi (tutti gran fumatori come la cara Sigourney) o con la guerriglia terroristica dei figli di Allah.
P.S. Caro James, mi spieghi cosa cazzo c'entra la canzone della Leona Lewis sui titoli di coda? se proprio non potevi fare a meno di un pezzo alla My heart will go on chiamavi la cara vecchia Celine e non la solita sgallettata di turno. Baci e abbracci treddì. Cià.


mercoledì 6 gennaio 2010

glee-ttering

S-propositando...

E' gennaio, il sesto giorno di questo nuovo anno. E sono le 17.17 mentre mi accingo a scrivere il primo post del 2010.
Un anno che si profila essere interessante. Senza dubbio per i tedeschi, che hanno avuto una manciata di milioni di carte di credito baggate (se pò ddì?) dal cambio della data. Evvai. Non sarò il solo a non potere usufruire dei saldi di inizio anno. Si', perchè se non ve ne foste accorti sono cominciati i saldi (impossibile non saperlo, dato che i tiggì ci sfrantumano i maroni parlando dei saldi manco fossero un nuovo 11 settembre). E cosa c'è di meglio che iniziare un anno in saldo? amicizie, sentimenti, buoni propositi, ambiziose prese di posizione: tutto in saldo, fin dal primo sorgere di questo anno.
Che se avessero ragione i neo-tardo-maya-millenaristi è il penultimo da goderci senza prospettare di lasciarci le penne. In teoria, ce la dovremmo godere, ma godere a dir poco. Immaginate però di dover condensare i piani di una vita intera in 48 mesi. Io comincerei propinando ad ognuno di voi, carissimi, una dose moderata ma sostanziosa di ansiolitico. Non si sa mai.
Di certo è proprio un ansiolitico quello che mi sarebbe servito ieri dopo aver letto quali siano gli stipendi dei quattro porci che sui palchi della rai ci dilettano con le loro cazzate. Beh, forse esagero, anche loro sono degli esseri umani, se li offendi piangono e se li pungi sanguinano gne gne gne. Ma cazzo. Non parlerò dei vari giletti carlucci o conti. Ma di uno che tutto sommato proprio sulle palle non mi stava. Fino a ieri. Fabio Fazio, il medio-man di raitre, quello che fa le sue interviste un po' meglio della media, sì per carità, ma mica stiamo parlando di un Pulitzer. Bene. Il signor Fazio sfoggia un contratto triennale in Rai per ben 2 milioni di pippi all'anno. Sì, ben sei milioni in tre anni. Roba che un comune mortale, che dite, in 5 o 6 vite la guadagnerà? Bah.
E dire che pensavo fosse la Bignardi l'unica radical chic di viale Mazzini.

O mai gad. Scrivere dovrebbe rilassarmi e invece mi fa invelenire. Questo doveva essere un post di benvenuto al nuovo anno, ricco di generici auguri per voi tutti e anche per me. Ma sì, anche di un proposito, quello di essere un blogger più costante. Lo giuro sul walter di Fazio. Quest'anno scriverò più spesso.