giovedì 30 settembre 2010

Billionaire

E' solo una canzonetta, ok, lo so, ma non storcete subito il naso però! fate uno sforzo, anche se la passano ogni giorno su emtivvì non deve necessariamente essere cestinata... sapete, io ascolto un po' di tutto, mandando un po' a farsi benedire il senso critico. Certo, quando mi ritrovo ad ascoltare Katy Perry comincio a preoccuparmi anche io, però penso che un certo eclettismo possa aprirci nuovi orizzonti, niente pregiudizi insomma!

Difatti, mi ritrovo da tre giorni a cantare questo motivetto, e sì, a desiderare anche io di diventare miliardario. Beh, non che non mi capitasse di solito. Sapete, ora vi rivelerò un segreto. Quando sto male, per i motivi più disparati, mi butto a letto, chiudo gli occhi e immagino di aver vinto una cifra spropositata. Sì, sarò un materialistadimmerda, ma penso a tutte quelle soddisfazioni che potrei togliermi, tutti i regali che potrei fare. Wow. Altro che autoterapia razionale-emotiva.

E ora beccatevi sti due, che sono bravi, so fucking bad!

"I wanna be a billionaire so fucking bad
buy all of the things I never had
uh, I wanna be on the cover of Forbes magazine
smiling next to Oprah and the Queen

Oh every time I close my eyes
I see my name in shining lights
A different city every night oh
I swear the world better prepare
for when I’m a billionaire

Yeah I would have a show like Oprah
I would be the host of, everyday Christmas
give Travie a wish list
I’d probably pull an Angelina and Brad Pitt
and adopt a bunch of babies that ain’t never had shit
give away a few Mercedes like here lady have this
and last but not least grant somebody their last wish
its been a couple months since I’ve single so
you can call me Travie Claus minus the Ho Ho
get it, hehe, I’d probably visit where Katrina hit
and damn sure do a lot more than FEMA did
yeah can’t forget about me stupid
everywhere I go Imma have my own theme music"

(...)

domenica 26 settembre 2010

Arsenico e vecchi merletti.



Ieri sera la mia amica mi ha lasciato consigliandomi un film fantastico, che vi consiglio decisamente.
Il titolo italiano ricalca l'originale Arsenic and old lace, splendida commedia del 1944 diretta magistralmente da Frank Capra. Graziosissimo humor nero, servito da due vecchie adorabili ziette insieme al the. Ma, attenti, non assaggiate il loro ottimo vino di sambuca...




sabato 25 settembre 2010

Nientology #1 Lindsay Lohan.


Oggi inauguro una nuova rubrica, che verterà essenzialmente sul nulla come esercizio di stile. Sì, perchè mi sono reso conto di essere irrimediabilmente attratto da certe vacuità, che cercherò di condividere con tutti voi. Non esagerate ora, per i ringraziamenti ci sarà tempo.

Vi presento la prima reginetta della rubrica: Lindsay Lohan. Poraccia che, ormai, si è fatta più galera di Manson per la sua passione di farsi un sacco di piste, e non a Saint Morritz. Dicono che sia pure particolarmente brava. Una sua carissima amica, che evidentemente ci tiene alla sua reputazione di sportiva, ha detto orgogliosamente che Lindsay riesce a farsene anche una ventina in una serata. Mica cazzi. Una sciatrice olimpica, non trovate? Viva le migliori amiche e i loro affilati coltelli.

Il giudice ha, proprio ieri, mutato i suoi nuovi 30 giorni di carcere in un tot di settimane di cavigliera anti-dddroga. L'ultima volta che l'ha sfoggiato, si è regalata uno shooting nuda, con dei meravigliosi stivali pelosi.

Ditemi, come si fa a non amarla?

ps. ricordo quando ancora recitava e cantava e non faceva neanche tanto schifo: cercatevi Radio America, l'ultimo film di Robert Altman, tra gli altri con Meryl Streep. Stonava pure, ma con grazia.

martedì 21 settembre 2010

The big bang theory.



Ebbene sì. Li adoro. Sti nerd strapassatissimi e lei, più bionda che non si può. Pensavo che dopo Modern Family nessuna sit-com americana mi avrebbe potuto convincere, e invece devo nuovamente ammettere che gli americani ne sanno una più del diavolo. E, nonostante le solite risate fintissime, il "prodotto" è veramente godibilissimo.
E poi c'è lui, Sheldon Cooper. Come ho fatto a vivere senza di lui?

ps. spero che quella cessa dell'ultima puntata della terza serie non lo faccia innamorare e non lo renda un comune mortale, ve prego!

pps. adoro le t-shirt di Sheldon.


lunedì 20 settembre 2010

La breccia e Roma capitale.



L'unità dell'Italia si concluse con il più sfrontato atto "laico" della storia europea, credo. Infatti, all'epoca, il Vaticano era considerato un vero e proprio intralcio all'unificazione del paese Italia, e non una terza camera come sembra essere considerato oggi.

Il 20 Settembre 1870 i bersaglieri entrarono a Roma, misero il Papa e i papisti al loro posto, e presero per noi una capitale degna di questo nome.

Per fortuna, sono tutti morti, e non vedono che stato para-confessionale siamo diventati. E non sanno nemmeno che in quel di Milano vogliono n'altra capitale, tutta loro, la capitale del nord. Con tanto di ministeri, maitresse e cupoloni.

ps. per i nostalgici, sappiate che mi dispiace soltanto di non potermi godere il caro Ratzy acclamato Papa-Re, con tanto di portantina e scintillante tiara in capo.




sabato 18 settembre 2010

The world forgetting, by the world forgot.


Il pensiero mi torna a te, fastidiosamente, come il ronzio continuo di una zanzara in una torrida notte d'estate o il posarsi di queste schifose mosche che non so come eliminare.

Ieri ho provato a sterminarle. Cosa c'è di meglio di un puntuale e organizzato olocausto per dimenticarsi di tutti i problemi contingenti? ma neanche il DDT riesce ad estirparle.

Le sto provando tutte, pur di non pensare a te.

Da giardinaggio agonistico a babysitteraggio notturno e apprensivo per anziani e decerebrati, da maniacali pulizie generali a fughe oniriche dalla realtà, da ascolto compulsivo di musica trash all' organizzazione frenetica dei mesi futuri in funzione di esami e ripetizioni a bimbi-minkia.

Ma poi torni, come una mosca, a infastidirmi, a rendere tutto vano.
Ora potrei dire di desiderare il trattamento di Eternal sunshine of the spotless mind e andare avanti come se niente fosse stato. E, invece, stranamente, non voglio. Non voglio cadere nella stessa trappola ancora una volta. Saprò che faccia hanno la menzogna, l'illusione e la delusione e le eviterò, accuratamente.


How happy is the blameless vestal's lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray'r accepted, and each wish resign'd.

Eloise to Abelard - Alexander Pope


venerdì 17 settembre 2010

La frustrazione dei terzi esclusi.


Io amo Sofia Coppola, e ora vi spiego perchè. Pensavo fosse dovuto alle atmosfere bionde e rarefatte de Il giardino delle vergini suicide o alla variopinta pâtisserie parigina sfoggiata in Marie Antoinette. E, invece, penso che il discorso sia un po' diverso.

Riflettevo, poco fa, leggendo le illuminate dichiarazioni del ministro e poeta Bondi-SandroBondi sull'esito poco felice dei film italiani alla mostra del cinema di Venezia. In pratica non hanno preso un cazzo di niente. E, ovviamente, la colpa è dell' "elitario, relativista e snob" Tarantino, presidente della giuria del premio, che ha influenzato gli altri giurati escludendo i poveri filmetti italiani dalla rosa dei premiati. Ma, Sandrino, hai mai visto almeno un film di Tarantino? quel che ci sarebbe a tuo parere di elitario in Kill Bill penso sia un mistero anche per il più illuminato lettore dei tuoi haiku.
Diciamo, piuttosto, come stanno le cose: i film italiani presentati alla mostra sono poco più che esercizietti di stile che poco impressionano una giuria di respiro internazionale. Mancano dell'unica caratteristica da cui un'opera d'arte non può prescindere: non emozionano, magari incuriosiscono, ma niente di più. E' un po' quello che sta succedendo negli ultimi anni anche alla "nuova" letteratura italiana, che presenta un panorama di giovani autori, cosa buona e giusta finalmente, ma che, forse, peccano di poca autorevolezza, dato che i vari editor plasmano le loro opere prime ad hoc, creando dei romanzo perfetti alle vendite e alle premiazioni, ma artificiali, come le tette di una miss. Ogni riferimento a Giordano e alla Avallone è puramente voluto.

E ora torniamo alla cara Sofia. Ok, lei è figlia di cotanto padre e perciò, probabilmente, non ha dovuto vendere l'anima o altro per farsi produrre il primo film. Ma quello che è impossibile non concederle è la sua assoluta e disarmante onestà intellettuale nel creare, scrivendo e dirigendo, film che sono delle opere d'arte coerenti e personali. Qualcuno definisce i suoi film noiosi e un po' boriosi, ma magari gli sfugge che lei abbia chiaro che il punto di forza delle sue opere non sia proprio il ritmo. Lei vuole raffigurare un universo in cui abbiamo languito tutti, e in cui molti di noi ancora si ritrovano: l'impossibilità di crescere, di realizzare una compiuta fuga dall'adolescenza. Lei crea delle opere assolutamente riconoscibili e vince (e non parlo solo di Venezia) proprio perché, in un panorama in cui ogni prodotto culturale (musicale, letterario, cinematografico) tende a una indifferenziata omogeneità, la scena di un suo film inedito difficilmente la potrei confondere con qualcos'altro.

mercoledì 15 settembre 2010

Problemology

Sono stato abituato sempre a cavarmela da me. Non ho avuto, insomma, figure genitoriali che mi abbiano mai privato del piacere di farmi il culo per ottenere qualsiasi cosa. Graziemammaepapà. Seh.

Ma, ora, si sta esagerando. Sì, perchè quando è troppo è troppo!

Penso che il caro Tolkien, descrivendo l'epica battaglia dei cinque eserciti, non si riferisse ad altro che alle mie gesta. Sì, Tolkien aveva una palla di cristallo con cui vedeva nel futuro, nel mio in fattispecie, ok?

Ecco, in ordine di schieramento, contro chi e cosa devo lottare in questi giorni:

1. la segreteria della mia facoltà, e le intelligentissime (sottolineo intelligentissime) persone che ci lavorano e che stanno rendendo assai agevole la mia iscrizione. Grazie.
2. i miei carissimi consanguinei, che rendono questi giorni già incasinatissimi, ulteriormente incasinati. Grazie.
3. la degna erede di Fata Matrigna, ma anche di Machiavelli, Macchia nera e Messalina.
4. il fantasma delle trombate passate.

Io, ovviamente, sono il quinto elemento schierato, pronto a prenderle di santa ragione da ognuno di questi, a caso. Intrepido. Ma neanche tanto.

Ps. non fiori ma opere di bene.


sabato 11 settembre 2010

Americanismi #1


Ricordo che quel giorno sono andato a comprare i nuovi libri per il liceo alla libreria Gamma, non ricordo però più che anno stavo per frequentare. Tornato, salii in camera, e accesi la tv, mentre distrattamente strappavo il cellophane dai libri. E si mischiarono in quel momento l'odore della carta satinata fresca di stampa e le immagini del secondo aereo che si schiantava sulla seconda torre del World Trade Center. Rimasi paralizzato, vedendo il fumo spandersi per quello skyline che mi aveva sempre affascinato, e poi le torri che crollavano su se stesse. E poi quelle persone che si buttavano.

Io non sono mai stato negli Stati Uniti. Ma in quel momento mi sentii colpito in prima persona, non solo perchè non sarei mai potuto salire sulle Torri Gemelle come ogni bravo turista nella Big Apple, ma anche per quello che gli U.S. rappresentano per me.

Non sto qui a dirvi cosa penso di quelli che, giusto per non meglio identificate pseudo-chic-ideologie, dicono di odiare gli Stati Uniti. E che "ben gli sta" una volta tanto. Perchè mi fanno schifo, scusate il francesismo.

Ora, quasi dopo dieci anni, si parla di quel reverendo che vuole bruciare il Corano, ma anche di una moschea a Ground Zero. Per questo amo quel paese. Che ne combinano sempre di tutti i colori.

In memoria delle 2974 vittime, appartenenti a 90 nazionalità.


giovedì 9 settembre 2010

Come September.

Se non avete mai abitato in Sicilia, non potete conoscere il senso di gioia misto a sollievo che i primi temporali di Settembre ti danno.

A breve pioverà ancora, sì, lo sento. E lo dice anche il meteo, perciò ancora niente allucinazioni sensoriali.

Spero che la pioggia lavi via tutta questa polvere, questi giorni monotoni, questi ricordi apparentemente inamovibili.

E non posso che trovare deliziosamente settembrina questa canzone di Paolo Nutini, e non so bene perchè.

Enjoy!


ps. sì, sono tornato. Forse.