domenica 27 marzo 2011

Primavera madre matrigna


Puntuale come la morte buttana, passatemi la forbita espressione, è tornata la primavera. Lo sento nelle ossa, che indenni nonostante l'inverno cominciano a dolermi tanto.

E dire che mi ero preparato a questa primavera, ho sperato che l'inverno finisse e riuscissi a godermi il tepore e il cielo blu. E sti cazzi, invece, cado nel solito luogo comune della depressione primaverile.

Non se ne può più. La ragione di tale dolore metafisico è però squisitamente umano. Certe relazioni finiscono, e altre non sono finite abbastanza.

Ma come mi ha detto un mio caro amico (James per gli amici) ieri, non c'è da preoccuparsi. Non sono tornato solo, sono tornato sulla piazza.

Ehm. Passatemi la vodka e ne riparliamo.


1 commento:

la stanza in fondo agli occhi ha detto...

Depressione primaverile? Non sapevo fosse una cosa comune... Cmq il miglior antidoto alla tristezza è l'osservazione: vedere la geometria o l'eleganza di certi angoli di mondo è una vera cura!