sabato 28 giugno 2008

La seconda volta

Nulla due volte accade

Né accadrà. Per tal ragione

Nasciamo senza esperienza,

moriamo senza assuefazione.

Anche agli alunni più ottusi

Della scuola del pianeta

Di ripeter non è dato

Le stagioni del passato.

Non c’è giorno che ritorni,

non due notti uguali uguali,

né due baci somiglianti,

né due sguardi tali e quali.

Ieri, quando il tuo nome

Qualcuno ha pronunciato,

mi è parso che una rosa

sbocciasse sul selciato.

Oggi che stiamo insieme,

ho rivolto gli occhi altrove.

Una rosa? Ma cos’è?

Forse pietra, o forse fiore?

Perché tu, ora malvagia,

dài paura e incertezza?

Ci sei – perciò devi passare.

Passerai – e in ciò sta la bellezza.

Cercheremo un’armonia,

sorridenti, fra le braccia,

anche se siamo diversi

come due gocce d’acqua.

Wislawa Szymborska

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