venerdì 22 ottobre 2010

Come foglie.


Oggi riflettevo che dopo anni in giro, altrove, in pratica, sono ritornato nella casa dove sono cresciuto. Ho guardato, come se fino a un attimo prima non le vedessi, tutte le cose le persone che sono cambiate o che semplicemente non ci sono più. Oggetti, persone che hanno lasciato traccia nei miei ricordi, un'impronta indelebile nella mia vita.
Ricordo mia madre, la sua parlata severa e rumorosa, la sua risata sincera, lei che saliva a svegliarmi con un bacio; le meravigliose piante di mia nonna, che io sistematicamente ho distrutto per anni; il mio gatto Beo, che quella mattina di ottobre trovai immobile in giardino; la sorellina spensierata che voleva solo che andassi con lei in giro, che ha lasciato il passo alla donna incazzosa con cui ho litigato poco fa. In un cassetto, le foto di F. che ha deciso di lasciarsi andare in una stanza di quegli alberghi che odiava.
Oggi c'è stato il sole, dopo tre giorni di pioggia intensa. Ho aperto la finestra e ho sentito il profumo delle foglie di loto che marciscono in giardino. E il vento, che porta dentro il lezzo dell'olio di sansa prodotto in periferia. E' arrivato l'Autunno.

Nessun commento: