mercoledì 8 dicembre 2010

Harry Ormone Potter e i doni della morte.



Innanzitutto, sento dal profondo del cuore il bisogno di ringraziare quanti, presso la Warner, hanno deciso di non far uscire Harry Potter in 3d. No, non è il mio solito sarcasmo, parlo sul serio, su.
Dopo i convenevoli, passiamo al fulcro del mio pensiero. Quella di Harry Potter è diventata una saga basata non sul potere delle bacchette magiche, ma delle pugnette. E no, non parlo di pugnette pseudo-intellettuali sul valore meta-simbolico dei personaggi. Mappercarità. No, parlo proprio di pugnette adolescenziali. Gli ultimi due film della saga hanno un personaggio invisibile, ossia l'onanismo. Io, fossi stato uno dei produttori, avrei preteso certi cambiamenti. O lasciare questi dodicenni cresciuti (benissimo tra l'altro) a parlare di incantesimi e fughe impossibili e basta, o avrei loro concesso almeno cinque minuti cadauno di sesso spinto nei dormitori della scuola. Ma come minimo! E, invece, nel settimo capitolo della saga cinematrografica si ritrovano a farsi compagnia in una tenda, al freddo e al gelo, in lande desolate, letteralmente sulle pietre pizzute. E viva gli amori inespressi.

Uh. Ma mi spiegate perchè quella gran mente di Silente non c'ha pensato a dare la bacchetta di sambuco al caro Harry? Vabbè. Come se mi interessasse veramente.


1 commento:

Anonimo ha detto...

A me interessa sul serio e mi dispiace che i film di harry sono finiti spero che continuino con i figli e naturalmente con Harry,Ron e con la bellissima Hermione