domenica 21 ottobre 2007

Le ragioni della Fenice

Liberiamoci subito dall'ipotesi malevola. Dell'idea che J.K. Rowling e i suoi editori si aspettassero di vendere (ancora) più copie del settimo e ultimo Harry Potter; e che per stimolarle abbiano lanciato un petardone a scopo pubblicitario. Liberiamocene perché la scrittrice è attualmente più ricca della regina d'Inghilterra; ed è, come si diceva una volta, una sincera democratica. Insomma, se ha dichiarato che Albus Silente è gay, deve averlo fatto per senso civico. Silente è il preside della scuola di magia di Hogwarts, il mentore di Harry, la grande autorità morale dell'intera saga. Nel sesto libro viene ucciso. Nel settimo, Harry Potter e i Doni della Morte, si scoprono molte cose della sua vita e del suo passato; che chi scrive non può raccontare anche se sarebbero utili a spiegare la gayezza del preside. La traduzione italiana uscirà il 5 gennaio prossimo; però sono interessantissime, giuro.

Ma insomma (questo si può dire) alla fine la memoria di Silente ne esce prestigiosamente intatta, anzi. E così è altrettanto prestigioso l'outing dell'autrice. Certo, sui blog harrypotteristi si discuteva da anni della presunta omosessualità del preside (mai una fidanzata, e sì che di streghe a Hogwarts ne circolavano). Ma su quei blog si legge qualunque cosa. Magari è andata in un altro modo. Durante un incontro a New York con centinaia di fans, Rowling ha voluto far sapere al mondo che il suo personaggio più rispettato — un anziano intellettuale/mancato statista per scelta, una specie di Carlo Azeglio Ciampi più Sandro Pertini più Norberto Bobbio più lunga barba bianca — aveva inclinazioni sessuali per molti, tuttora, poco rispettabili. Alla faccia loro (di quelli che pensano siano poco rispettabili).


E per insegnare qualcosa ai ragazzini, è probabile. Che quando usano parole come «ricchione» o «busone» (e altre) per offendere qualcuno, insultano anche l'unico adulto a cui forse, se esistesse, darebbero retta. Che è normale essere gay e coraggiosi, gay e carismatici, gay e sprizzanti matura (un po' decrepita, vabbè) virilità. E poi, l'outing di Albus Silente è un passaggio epocale. Per la prima volta uno degli eroi di una serie di bestseller globali e per di più per ragazzi (vabbè, siamo tutti ragazzi in questi casi) è proclamato omosessuale dall'autore. Ora ce ne saranno altri, forse, e non ci si dovrà accontentare dei battutoni (sempre presenti nella cultura occidentale, da Eurialo e Niso a Batman e Robin). Però. Adesso quand'è che Rowling ci conferma che la prof McGranitt è lesbica? Lo pensiamo in tanti, ci insospettisce la passione per il Quidditch; e anche lei va liberata dall'ipocrisia, che diamine.

Maria Laura Rodotà

Nessun commento: