lunedì 15 ottobre 2007

Mafia, il pm chiede 8 anni per Cuffaro


La condanna ad 8 anni di reclusione, per favoreggiamento aggravato e rivelazione di segreto d'ufficio, è stata chiesta dalla pubblica accusa per il presidente della regione siciliana Salvatore Cuffaro al termine delle requisitoria al processo "Talpe alla Dda".

Il procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone ha anche sollecitato il tribunale di Palermo ad infliggere 18 anni di carcere all'imprenditore Michele Ajello, il cosiddetto "Re Mida" della sanità siciliana, accusato di associazione mafiosa.

Dopo una camera di consiglio durata poco più di mezz'ora la terza sezione del Tribunale di Palermo ha deciso di far proseguire il dibattimento Talpe alla Dda con la requisitoria dei pm. Nonostante l'istanza presentata dalla difesa, così, il processo non verrà sospeso anche se gli atti averranno mandati alla Cassazione, che dovrà decidere sulla richiesta dei legali di Salvatore Cuffaro di rimettere gli atti a un'altra sede giudiziaria per «la grave situazione ambientale» che si è creata dopo la spaccatura tra i pm del processo e il vertice della Procura di Palermo sul tipo di creato da contestare al presidente della Regione Sicilia.

La requisitoria sta andando avanti e nella giornata di oggi, con anticipo rispetto alle previsioni, potrebbero arrivare le richieste di pena dei pm.

tratto da http://www.unita.it/

1 commento:

Almostviola ha detto...

Lo ricordo ancora affermare, con la sua impeccabile dizione e con voce nasale, "la bafia bi fa sghifo" per cercare di ribattere alla sua avversaria, Rita Borsellino, a cui penso che la mafia faccia schifo veramente e da sempre.
A me fa schifo lui e chi lo vota.