sabato 22 dicembre 2007

Solstizio d'inverno

Oggi, dopo anni, ho riaperto una finestra, dopo anni che era chiusa, e una pallida luce invernale è entrata nella mia camera. E così ho salutato il mio Natale.

Si, perchè il Natale è la festa della Luce, che le varie religioni hanno declinato nei tanti modi possibili.

Intorno alla data del 25 Dicembre, infatti, quasi tutti i popoli hanno sempre celebrato la nascita dei loro esseri divini o soprannaturali: in Egitto si festeggiava la nascita del dio Horus e di suo padre, Osiride, che si credeva fosse nato nello stesso periodo; nel Messico pre-colombiano nasceva il dio Quetzalcoath e l’azteco Huitzilopochtli; Bacab nello Yucatan; il dio Bacco in Grecia, nonché Ercole e Adone o Adonis; il dio Freyr, figlio di Odino e di Freya, era festeggiato dalle genti del Nord; Zaratustra in Azerbaigian; Buddha, in Oriente; Krishna, in India; Scing-Shin in Cina; in Persia, si celebrava il dio guerriero Mithra, detto il Salvatore ed a Babilonia vedeva la luce il dio Tammuz, “Unico Figlio” della dea Istar, rappresentata col figlio divino fra le braccia e con, intorno al capo, un’aureola di dodici stelle.

Nel giorno del Natale il Sole, che nel suo moto annuo lungo l’eclittica viene a trovarsi alla sua minima declinazione nel punto più meridionale dell’orizzonte Est della Terra, che culmina a mezzogiorno alla sua altezza minima (a quell’ora, cioè, è allo Zenit del tropico del Capricorno) e manifesta la sua durata minima di luce (all’incirca, 8 ore e 50/55 minuti); raggiunto il punto più meridionale della sua orbita e facendo registrare il giorno più corto dell’anno, riprende, da questo momento, il suo cammino ascendente.
Nell'antica Roma, in una data compresa tra il 21 e il 25 dicembre, si celebrava solennemente la rinascita del Sole, il
Dies Natalis Solis Invicti, il giorno del Natale del Sole Invitto.

Dunque, io non riesco a capire perchè questo Natale 2007 sia da vivere in tono minore. Sicuramente avrete notato che in giro i segni tradizionali del natale vanno scomparendo. Quasi fosse un delitto perpetuare una tradizione millenaria. Le solite cicale dicono che rischieremmo di offendere gli "altri". E così via presepi, alberi, cenni a Cristo e ad Angeli vari. In Inghilterra, patria da sempre di queste idee stupidamente all'insegna del politically-correct, hanno addirittura messo in vendita degli scialbi biglietti che dicono "Season greetings": auguri di stagione.

Io rivoglio il mio Natale, pagano o cristiano che sia. Che nessuno me lo tocchi!

4 commenti:

Gian^2 ha detto...

ciao ciao,
mi chiamo Gianluca ed è la prima volta che scrivo nel tuo blog.......
credo che hai ragione.....ormai il Natale è diventato commerciale,ed è privo del suo senso religioso.....credo anche che sia la mancanza della religione,o in generale dei valori,che provoca il degradamento della società.........
anche io non credo che si tratti solo di auguri di stagione......

Anonimo ha detto...

I sani principi cristiani mancano molto anche a me. Di questi tempi neanche l'ombra.

Gian^2 ha detto...

Credo sia tempo di riscoprirli......per tutti, altrimenti è finita.....
Come sono tragico :-D però forse è la verità........

Filipe de Sousa ha detto...

Se lo trovi, il tuo Natale, me lo dici dove era? Forse il mio si è nascosto anche lì. È che l'ho già cercato e l'unica cosa che ho trovato fu la mancanza di speranza...
Un Santo Natale, di quelli come prima :D