martedì 25 dicembre 2007

Omaggio a Charlie Chaplin


"La mia immagine agli occhi dell'uomo della strada? Una figura patetica, malvestita, la bombetta ammaccata, i calzoni con la vita alle ascelle, le scarpe lunghe lunghe e una canna da passeggio: riassume tutta la mia filosofia...Quando le sue speranze, i suoi sogni e le sue aspirazioni si dissolvono nella futilità e nel nulla, lui si stringe nelle spalle e gira i tacchi.Ciò dimostra come tra il riso e le lacrime il passo sia breve, e viceversa."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Oro. Finalmente qualcuno che l'ha ricordato e omaggiato nel suo blog. Meritava davvero un post. Bravo!

Filipe de Sousa ha detto...

Bello il testo...
grazie

Gian^2 ha detto...

credo sia la storia del cinema.....forse il più bravo ad impersonare le emozioni, visto che non era possibile sentirlo, ma solo vederlo......
credo che tutto sia nato da lui......

Almostviola ha detto...

Ricorda la discussione sula concezione dell'umorismo...una risata che celi amarezza o che nasca da una situazione comica e lì si fermi.
Il tutto in versione cinematografica.